Citrato di potassio e magnesio

Citrato di potassio
Citrato di potassio

Nel 1985 la FDA americana ha approvato l'uso del citrato di potassio nella prevenzione della calcolosi calcica e nella calcolosi da acido urico.
I citrati hanno un ruolo importante nella prevenzione della litiasi renale perché favoriscono la formazione nell'urina di complessi solubili con il calcio, che determinano una riduzione della concentrazione degli ioni calcio e della saturazione urinaria dell'ossalato di calcio(CaOx) e del fosfato di calcio(CaP).

Inoltre i citrati sono elementi capaci di inibire la cristallizzazione ,la crescita e l’aggregazione dei sali litogeni che costituiscono il calcolo disciolti nell'urina.

I sali più comunemente usati sono citrato di potassio, citrato di sodio e citrato di potassio-magnesio.

Tra i vari inibitori, il citrato ( di potassio e di magnesio) è ritenuto uno dei più importanti perché:

Inibisce le varie fasi di formazione del calcolo quella di nucleazione, cioè di formazione del nucleo, e quella di aggregazione , cioè di crescita del calcolo per progressiva apposizione di ossalato e di calcio o di fosfato di calcio.

Ritarda la aggregazione della struvite, cioè la calcolosi infetta (cioè quella che porta ai calcoli di triplo-fosfato-ammonio magnesiaco)

Aumenta il ph delle urine (agente alcalinizzante) con un ph tra 6 – 7 aumenta la solubilità dell’acido urico controllando la calcolosi uratica
aumentando il ph oltre 7 aumenta la solubilità della cistina controllando la calcolosi cistinica.
Migliora la clearance dei frammenti residui dopo ESWL

La bibliografia principale riporta che per il trattamento della calcolosi necessitano di circa 30 – 60 mEq (milliequivalenti di citrati al giorno in due –tre dosi giornaliere). Tali dosaggi corrispondono circa a quattro grammi di citrati al giorno( due bustine di Breaston al giorno).La assunzione è ben tollerata specie se avviene a stomaco pieno.

Il citrato di potassio andrebbe deglutito con acqua (un bicchiere da 250 ml) subito dopo i pasti, per evitare episodi di nausea, vomito, diarrea e crampi allo stomaco.L'assunzione del citrato di potassio assieme all'acqua è anche uno stimolo per la diuresi : l'azione dilavante e diluente dell'urina si rivela particolarmente utile in presenza di cistite e tendenza alla calcolosi urinaria.

 Tra le possibili controindicazioni relative all'uso di potassio citrato ricordiamo:

insufficienza renale, ipercaliemia, diabete non controllato, ulcera gastrica, insufficienza surrenalica (es. morbo di Addison), ustioni severe o altre lesioni tissutali, disidratazione, assunzione di farmaci diuretici risparmiatori di potassio (amiloride, spironolattone, triamterene)

L'eccesso di potassio può provocare astenia,  ipotensione e bradicardia sino al'arresto cardiaco.