Propolberry 3P

Propolberry
Propolberry

Composizione: integratore a base di propoli e mirtillo.
Indicazioni: infezioni delle vie urinarie inferiori in particolare vescicali, cistiti recidivanti,antiossidante

Prezzo

30,00€ da 1pz a 5pz;
28,00€ da 6pz in poi.

PROPOLI (Flavonoidi della galangina)


La Propoli è una sostanza resinosa, profumata, ottenuta per raccolta ed elaborazione enzimatica da parte delle api di materiale vegetale prelevato dai fiori.                                                                                                                      
 La propoli  contiene prevalentemente resine e un olio essenziale ricco di terpeni , ma anche acidi organici (caffeico, ferulico, benzoico ecc), cere e flavonoidi di vario tipo che rappresentano circa il 10%  dei composti La distribuzione percentuale  di  questa miscela di composti di natura aromatica e fenolica arricchita da numerose sostanze molto eterogenee tra loro (aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.) è molto variabile in funzione delle stagioni, del tipo di vegetazione.                                                                                                                
Tra i numerosissimi flavonoidi  (crisina,dimetossifiavoni galangina, isovanilina, isalpina, pinocembrina, pinobanksina, pronostrobina, vanillina, kemferide, acacetina, apigenina etc ...) è proprio la galangina quella utilizzata come marker  tipico. Oltre ai flavonoidi nella propoli si ritrovano altre sostanze di natura aromatica (fenoli, fenolacidi, alcoli e aldeidi con nucleo aromatico, ecc.) che presentano spiccate proprietà antimicrobiche come per esempio l'acido benzoico, e l'acido ferulico che con molta probabilità contribuiscono all' azione batteriostatica e battericida della propoli.  Altri composti individuati nella propoli sono alcuni esteri dell'acido caffeico e lo xanterolo, tutti dotati di attività antifungina.
L'estrema variabilità della composizione chimica della propoli si traduce nella pratica comune in una profonda diversità delle sue caratteristiche fisiche: colore, aroma e sapore. A seconda delle fonti di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (prevalenza di pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino a nero (prevalenza di betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Cosi anche l'odore intensamente aromatico muta in dipendenza delle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il suo sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino quasi a dolce. La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambiente, dura e friabile a freddo la propoli diventa duttile appena la si manipola, e la sua malleabilità aumenta man mano che la temperatura si avvicina ai 30 C. A temperature superiori diventa appiccicosa e viscosa, a 65-70 C fonde.

LA COMPOSIZIONE DELLA PROPOLI


50-55% di resine e balsami (terpeni, polisaccaridi, acidi uronici,acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acidi ed esteri caffeici, ferulicicumarici).- 25-35% di cera (acidi grassi, ossiacidi, lattoni).- 5-10% di sostanze volatili, di cui lo 0,5% di olii essenziali.- 5% di polline, presente per cause accidentali.- 5% circa di materiali organici vari tra cui i più importanti sono i flavonoidi (acido benzoico, ac. caffeico, ac. ferulico, alcool cinnamico, crisina,dimetossifiavoni galangina, isovanilina, isalpina, pinocembrina, pinobanksina, pronostrobina, vanillina, kemferide, etc ... ), minerali (alluminio, calcio, cromo, rame, ferro, manganese, piombo, silice, etc ... ), vitamine dei gruppo B (Bl, B2, B6, PP),vitamina C ed E.
L'estrema variabilità della composizione chimica della propoli si traduce nella pratica comune in una profonda diversità delle sue caratteristiche fisiche: colore, aroma e sapore. A seconda delle fonti di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (prevalenza di pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino a nero (prevalenza di betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Cosi anche l'odore intensamente aromatico muta in dipendenza delle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il suo sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino quasi a dolce.La consistenza della propoli dipende invece dalla temperatura ambiente, dura e friabile a freddo la propoli diventa duttile appena la si manipola, e la sua malleabilità aumenta man mano che la temperatura si avvicina ai 30 C. A temperature superiori diventa appiccicosa e viscosa, a 65-70 C fonde.Riscaldata a bagnomaria la propoli si separa in due fasi, in superficie emerge la fase liquido-cerosa mentre sul fondo precipita la fase viscoso-resinosa. La propoli risulta poco solubile in acqua; più efficace (ma siamo ancora lontani dal 1 00%) è la sua solubilità in alcool etilico, propilenglicole e polietiienglicole. Solventi più efficaci sono l'etere, l'acetone, il benzene e la trielina che però a causa della loro tossicità possono essere impiegati unicamente per la determinazione della qualità dei differenti tipi di propoli.Tra i numerosi componenti della propoli il gruppo dei polifenoli o fiavonoidi (flavoni, fiavonoidi e fiavononi) è sicuramente la frazione più interessante e studiata per le sue proprietà.I flavonoidi sono pigmenti vegetali, simili alle antocianine, la cui funzione nelle piante è ancora poco nota ma che con molta probabilità svolgono una duplice azione di protezione e di stimolo di fondamentali funzioni metaboliche come per esempio la respirazione. Di certo i flavoni si trovano in grande quantità sulle gemme delle piante dove esplicano un'efficace azione protettiva contro le avversità parassitarie e i rigori dell'inverno, azione protettiva che è ulteriormente accentuata dal rivestimento resinoso-ceroso delle stesse gemme.La peculiarità della propoli, la cui principale fonte come sappiamo è costituita da materiali resinosi raccolti dalle api sulle gemme, risiede proprio nella grande ricchezza di flavonoidi che assicuranoalla propoli gran parte delle loro proprietà antimicrobiche. Secondo alcuni studiosi sovietici circa un terzo della frazione di propoli solubile in alcool etilico è costituito da composti di natura flavonoide, tra questi è stata identificata la galangina e la pinocembrina dotate di azione batteriostatica e la sakuranetina che presenta attività antifungina.Oltre ai flavonoidi nella propoli si ritrovano altre sostanze di natura aromatica (fenoli, fenolacidi, alcoli e aldeidi con nucleo aromatico, ecc.) che presentano spiccate proprietà antimicrobiche come per esempio l'acido benzoico, e l'acido ferulico che con molta probabilità contribuiscono aviazione batteriostatica e battericida della propoli. Altri composti individuati nella propoli sono alcuni esteri dell'acido caffeico e lo xanterolo, tutti dotati di attività antifungina.In passato la spiccata azione antibatterica e antifungina veniva assegnata a quel 0,5% di oli essenziali presenti nella propoli, ma oggi è stato provato come sono proprio i flavonoidi e in particolarela galangina (di cui è ricca la propoli raccolta nei boschi di latifoglie) e la pinocembrina (presente soprattutto nella propoli proveniente dalle conifere) ad assicurare alla propoli le sue preziose proprietà antimicrobiche.



LE PROPRIETA' TERAPEUTICHE

E 'un prodotto usato da millenni, dotato di numerose proprietà  medicamentose, alcune delle quali riconosciute solo di recente. La propoli rappresenta un rimedio naturale con attività antinfiammatoria, disinfettante,antivirale, e antiossidante.

Azione antibatterica:è uno dei migliori antibatterici naturali, la cui attività è di tipo sia batteriostatico sia battericida. L'azione battericida si osserva a concentrazioni elevate del  fitocomplesso, mentre a quelle più basse prevale quella batteriostatica. I germi più sensibili sono: stafilococchi, streptococchi, salmonelle, proteus vulgaris, bacillus subtilis, bacillus alvei, escherichia coli, shigella disenteriae, corynebacterium difteriae, klebsiella ozenae, Moraxella catharralis e in parte i micobatteri. Escherichia coli, il batterio principale trovato nelle infezioni ricorrenti del tratto urinario (UTI), è oggi spesso resistente a diversi antibiotici attualmente in uso .
L'azione  antibatterica è dose dipendente e sembra dovuta all'olio essenziale, agli acidi organici e alle sostanze polifenoliche, ed è importante notare che ciascuno di questi componenti presi isolatamente ha un'azione antibatterica inferiore a quella dell'estratto in toto che li contiene tutti.
La propoli scompagina il citoplasma, la membrana citoplasmatica e inibisce la sintesi proteica, con forte diminuzione della sintesi del DNA. Inoltre inibisce la RNA polimerasi di alcuni batteri, a causa della perdita della sua capacità di legarsi al DNA. E' stato anche dimostrato che la propoli inibisce l'attività dell'enzima diidrofolato-reduttasi, essenziale per il metabolismo batterico.

Azione antivirale: alcuni studi indicano che il propoli ha una valida azione su molti ceppi di virus, tra cui molti ceppi di influenzali e parainfluenzali, di rhinovirus e dell'herpes, che non sarebbe dovuta ad un aumento della sintesi di interferone bensì alla limitazione dell'aggancio e della penetrazione del virus nelle cellule per interferenza della droga con le neuraminidasi  virali.

Azione antimicotica: il propoli è attivo su molti funghi che interessano lo strato superficiale della cute, in particolare dei generi Candida, Torulopsis, Trichosporum, Epidermophyton e Tricophyton, mentre è poco efficace su quelli che si localizzano in profondità. Tale azione è di tipo essenzialmente micostatico, e sembra dovuta sia ai polifenoli sia ai derivati dell'acido cinnamico sia all'olio essenziale. Pare dovuta sia al potenziamento delle difese immunitarie indotto dalla propoli sia ad un’azione sulle cellule micetiche simile a quella esercitata sulle cellule batteriche e descritta in precedenza.

Azione antiflogistica e anticomplementaria:  con inibizione della sintesi di prostaglandine e leucotrieni da parte dei macrofagi, inibizione della liberazione di istamina in risposta a stimoli flogogeni, inibizione dell'edema da carragenina, riduzione della permeabilità vascolare e della fragilità capillare. Sicuramente rilevanti a tal fine sono i bioflavonoidi e la vitamina C presenti in questa sostanza, oltre all'acido caffeico e ai suoi esteri, in particolare il CAPE.

Azione antiossidante :Azione protettiva contro i danni provocati dai radicali liberi, legata soprattutto ai polifenoli e alle vitamine C ed E. I flavonoidi, e con loro molti fenoli (soprattutto i tocoferoli), reagiscono coi radicali liberi, impedendo così le degradazioni legate alla loro intensa reattività a livello dei fosfolipidi della membrana cellulare. La propoli esercita la sua azione antiossidante soprattutto nei reni e nell’intestino, dove viene rispettivamente escreta ed assorbita.
Indicazioni principali: malattie da raffreddamento delle prime vie aeree,malattie dell' apparato urogenitale (nefriti; cistiti; infiammazioni dell'uretra, della prostata, della vagina); soprattutto come curativo ma  anche come preventivo, infezioni del cavo orale, acne giovanile, piccole infezioni cutanee.

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Azione immunostimolante: pare che il propoli abbia una valida azione antiflogistica e sia in grado di aumentare la resistenza dell'organismo contro virus e batteri, forse stimolando la sintesi anticorpale e l'attività dei globuli bianchi. Infatti è stato notato un aumento del numero dei granulociti neutrofili, dei macrofagi e della loro attività, sia in vitro sia in vivo. Sicuramente rilevanti a tal fine sono i bioflavonoidi e la vitamina C presenti in questa sostanza, oltre all'acido caffeico e ai suoi esteri, in particolare il CAPE. Uno studio nel ratto ha indagato l’effetto immunostimolante della propoli, data agli animali a dosi di 0, 5, 10 e 20 mg/kg/die per 14 giorni. La valutazione era fatta misurando il peso degli organi immunocompetenti, la blastogenesi dei linfociti, il dosaggio delle cellule formanti placca, le subpopolazioni dei linfociti e la produzione di citochine. Si è notato che il CAPE riduceva il peso del timo e della milza e anche la loro cellularità, ma non aveva effetto sulla proliferazione dei linfociti B. Peraltro esso aumentava la blastogenesi dei linfociti T stimolata dalla concanavalina alla dose di 20 mg/kg/die. Le subpopolazioni linfocitarie T e B non erano influenzate dal CAPE, ma esso aumentava le subpopolazioni di tipo CD4(+)T. Le risposte anticorpali agli antigeni dipendenti dai linfociti T erano aumentate dal CAPE a partire dalla concentrazione di 10 mg/kg/die, così come la produzione delle citochine interleuchina 2, interleuchina 4 e interferone gamma, ma solo alla concentrazione di 20 mg/kg/die. Lo studio indica che il CAPE può avere azione immunostimolante nel ratto (35).Uno studio nel ratto ha esaminato l’azione immunostimolante e protettiva della propoli contro i danni causati dalle radiazioni al sistema immunitario. Per valutare l’azione immunostimolante si misuravano le immunoglobuline IgG e IgM e per indagare quella radioprotettiva il numero e la vitalità dei linfociti T nel sangue periferico. Si è visto che la propoli riduceva la produzione di IgG in modo significativo mentre aumentava quella di IgM e il numero di cellule CD-4 e CD-8 positive. Negli animali irradiati la propoli aumentava in modo drammatico (+80%) il numero di cellule CD-4 ma riduceva quello delle cellule CD-8 positive. La propoli inoltre attivava i macrofagi a produrre interferone gamma con conseguente attivazione dei linfociti T e le citochine rilasciate dai macrofagi nel sangue periferico stimolavano le cellule T a proliferare. Si notava anche un’aumentata proliferazione di cellule T citotossiche e di cellule T suppressor, il che conferma che la propoli attiva le risposte immunitarie nel ratto (42).Uno studio nel ratto ha valutato la capacità di un estratto idroalcoolico di propoli di coadiuvare un vaccino a base di Herpesvirus tipo 1 (SuHV-1). Gli animali erano inoculati con il vaccino più alluminio idrossido e con 5 mg di propoli oppure col vaccino da solo, misurando i livelli di anticorpi specifici pre e post trattamento. Si è visto che i ratti trattati col vaccino + l’estratto di propoli mostravano un significativo incremento dei livelli anticorpali e di interferone gamma rispetto a quelli che ricevevano il vaccino da solo, indicando che l’estratto idroalcoolico di propoli può essere utile per migliorare l’effetto del vaccino suddetto grazie alla sua azione immunostimolante (48).
Azione prevalente: anti-infettiva.
Altre azioni: immunostimolante, antiflogistica, antiossidante, anestetica locale.

EFFETTI COLLATERALI : Alcuni pazienti riferiscono occasionalmente secchezza delle fauci e disturbi epigastrici di discreta entità, talora associati a diarrea, che peraltro scompaiono prontamente con la sospensione del trattamento. Può anche provocare reazioni allergiche cutanee in soggetti particolarmente predisposti, che regrediscono con la sospensione del trattamento. CONTROINDICAZIONI: Non deve essere usata in gravidanza e durante l'allattamento. INTERAZIONI FARMACOLOGICHE: nessuna conosciuta.

DATI TOSSICOLOGICI: La propoli è un prodotto praticamente atossico, sia somministrata in un'unica dose elevata sia data cronicamente a dosaggi elevati. Dosi di 15g/kg nel cane e nel ratto non hanno dato luogo a reazioni collaterali apprezzabili, neppure se questa dose era somministrata per un periodo di 30 giorni consecutivi. Uno studio in vitro ha esaminato la genotossicità, la mutagenicità e l’antimutagenicità di una propoli argentina proveniente da Tucuman. Si è visto che la citotossicità (LD50) su Artemia salina era di circa 100 microg/ml. Non è stata notata alcuna citotossicità sulla Salmonella typhimurium e sull’Allium cepa a concentrazioni decisamente attive. Tutti i test eseguiti non hanno mostrato alcuna genotossicità o mutagenicità. L’estratto di propoli era capace di inibire la mutagenesi indotta dall’isochinolina e dalla 4-nitro-o-fenilendiamina, con una IC50 di 40 e di 20 microg/piastra rispettivamente. Lo studio indica che la propoli non ha alcuna azione genotossica o mutagena e che anzi possiede un’azione antimutagenica

VACCINIUM MYRTILLUS (Mirtillo nero)

La pianta di mirtillo è un arbusto basso nativo del Nord Europa, ma ora si trova anche in alcune parti del Nord America e Asia.  E' anche conosciuto come il mirtillo europeo o  blaeberry.
Mirtillo (Vaccinium myrtillus L.) è una delle più ricche fonti naturali di antocianine, delle quali almeno sette sono state identificate e sono: cianidina, delfinidina, pelargonidina,malvidina, peonidina,irsudina, e petunidina. Questi componenti polifenolici conferiscono al  mirtillo il colore blu / nero e un alto contenuto di antiossidanti.

PROPRIETA' TERAPEUTICHE

E' noto da tempo che gli estratti di mirtillo sono in grado di migliorare la vista . Durante la seconda guerra mondiale  veniva consigliato ai piloti di assumere gelatina di mirtillo per migliorare la visione notturna. Inoltre gli antociani riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. Riescono in tal modo a svolgere un’azione antiemorragica e antiossidante.                                                                                                   
Oltre ai loro effetti antiossidanti, gli antociani  hanno dimostrato di stabilizzare il DNA, modificando l'espressione genica  degli adipociti, di migliorare la secrezione di insulina e hanno attività antiapoptotica, anti-infiammatoria  ed effetti antibatterici ( Mas et al., 2000 ; . Kong et al 2003 ; . Kowalczyk et al 2003 ; Tsuda et al 2005. ; Seeram 2008 ).                                                                                                            
Pertanto, il mirtillo assume un ruolo importante nel trattamento o nella prevenzione di condizioni associate all'infiammazione,  nella dislipidemia,  iperglicemia o per contrastare l'aumento dello stress ossidativo, nelle malattie cardiovascolari (CVD), il cancro, il diabete, la demenza e altre malattie legate all'età.                                                                                                                                                            
Ci sono anche studi che hanno dimostrato l'attività antimicrobica del mirtillo.  Infatti estratti di Vaccinium myrtillus  inibiscono l'adesione di colibacilli a livello intestinale e della vescica, inibendo l'adesività dell'Escherichia Coli all'epitelio vescicale mediata da alcune lectine conosciute con il nome di adesine; pertanto il Vaccinium Myrtillus è utilizzato nel trattamento e nella prevenzione delle cistiti  e delle cistopieliti recidivanti. Prevenendo l'adesione dell'Escherichia Coli alla parete delle vie urinarie, il vaccinium myrtillus  rimuove il più frequente responsabile di infezione, specialmente nella donna, e contribuisce al miglioramento del quadro clinico.    Escherichia coli, è il batterio principale trovato nelle infezioni ricorrenti del tratto urinario (UTI), è oggi spesso resistente a diversi antibiotici attualmente in uso e questo sta costringendo la ricerca a trovare nuove soluzioni. In uno studio è stata valutata l'associazione di Propoli e proantocianidine di tipo A per migliorare l’attività anti-adesione batterica (E. coli) sulle cellule del tratto urinario  (http://www.bnatural.it/it/red.php?idR=10)

Azione anti-infettiva urinaria: Recentemente si è scoperto che gli estratti di mirtillo inibiscono l'adesione dei colibacilli alla parete dell'intestino e della vescica, fornendo così una spiegazione al loro uso come antidiarroici e disinfettanti urinari. Uno studio nel ratto ha dimostrato che l'estratto di mirtillo inibisce dell'80% l'adesività dell'Escherichia coli all'epitelio vescicale mediata dalle lectine, in tal caso chiamate adesine. Sembra che anche le proantocianidine siano capaci, in vitro, di inibire l'adesività di ceppi di Escherichia coli P fimbriati a cellule epiteliali vescicali umane. Le proantocianidine più attive in questo senso sembrano essere quelle di tipo A2, che infatti sono maggioritarie nel fitocomplesso mirtillo e circa 4 volte più abbondanti dei monomeri di epicatechina, nettamente meno attivi. Le adesine sono localizzate nelle fimbrie presenti sulla superficie batterica, e sono capaci di aderire a specifici recettori monosaccaridici e/o polisaccaridici situati sulla superficie delle cellule dell'epitelio vescicale. Un altro studio ha dimostrato che il mirtillo non solo è in grado di ridurre l'adesione dei batteri alle cellule vescicali ma è anche capace di provocare il distacco di circa il 70% dei batteri già precedentemente adesi. L'effetto inibente l'adesione batterica espletato da questa droga raggiunge il massimo dopo circa 2 ore dalla sua ingestione per via orale e permane per circa 2 ore.

Indicazioni principali: , infezioni delle vie urinarie inferiori in particolare vescicali,cistiti ricorenti, antiossidante fragilità capillare, in particolare a livello del microcircolo retinico, insufficienza veno-linfatica, diarrea.

EFFETTI COLLATERALI: nessuno degno di nota.
CONTROINDICAZIONI: attualmente nessuna per il Vaccinium Myrtillus, per il Cranberry (Mirtillo Americano) assumere con cautela per i soggetti in terapia con anticoagulanti orali o antiagregganti piastrinici.                                                                                                                                                                                                                          TOSSICOLOGIA: negli studi effettuati sugli animali non è stato finora possibile raggiungere la LD50 per via orale.

PREPARAZIONE FARMACEUTICA CONSIGLIATA:

L'estratto secco nebulizzato e titolato in antocianosidi totali espressi come antocianidine min. 23,8% e max. 26,2% (Farmacopea Italiana - Propolberry 3P).
PosologiaPROPOLBERRY 3P  : 600mg propoli (resina, 15% galangina) - 160mg vaccinium myrtillus (fructus 25% antocianosidi)   1 compressa die a digiuno.