La calcolosi renale

Cosa è una calcolosi renale

Per calcolosi si intende in generale la presenza di formazioni solide compatte (calcoli) all'interno di cavità naturali dell'organismo (rene). La formazione vera e propria della calcolosi renale è da attribuirsi ad una maggiore concentrazione di specifiche sostanze nelle nostre urine; un eccesso di minerali quali i fosfati o il calcio, o l’eccessiva quantità di acido urico può generare calcoli renali molto fastidiosi. Tali sostanze, finiscono per aggregarsi tra loro e dare vita alla calcolosi renale in forme svariate. Altri fattori che determinano la formazione di calcoli renali possono essere le frequenti infezioni all’apparato urinario, un disturbo del metabolismo oppure, situazione molto frequente nella popolazione maschile, un flusso delle urine maggiormente rallentato, spesso dovuto ad un malsano funzionamento della prostata.

La calcolosi renale (o nefrolitiasi) è una delle patologie più comuni. Si stima che circa il 10% della popolazione abbia avuto nel corso della propria vita un episodio di calcolosi urinaria. Gli uomini sono colpiti più frequentemente rispetto alle donne. La prevalenza di nefrolitiasi aumenta notevolmente dopo i 40 anni e continua ad aumentare fino ai 70 anni. È una condizione clinica che tende a recidivare (un 45% di probabilità di recidiva in sei anni) per cui è fondamentale, dopo la prima colica, la prevenzione di nuovi eventi.

Funzioni e anatomia del rene:

E' l'organo del corpo umano responsabile del mantenimento dell'omeostasi salina (equilibrio fisiologico della concentrazioni di sali). In sezione anatomica nei reni si distinguono 2 porzioni:

  1. la CORTICALE: è la più periferica, situata sotto la capsula renale alla periferia del parenchima
  2. la MIDOLLARE: è la porzione più interna. Entrambe responsabili rispettivamente della filtrazione e del riassorbimento. La funzione escretoria si esplica attraverso il nefrone che è l'unità funzionale renale.

Tutto il sangue in circolo viene filtrato ripetutamente dal rene; per favorire i processi depurativi, ogni minuto vengono filtrati 125 ml di sangue: un volume enorme rispetto a quello che poi in realtà diventa urina. Questa disparità è garantita dai processi che si svolgono nella zona midollare, che permettono di riassorbire gran parte delle molecole utilizzabili (come sali minerali, zuccheri, aminoacidi) e la maggior parte dell'acqua. Pertanto, in condizioni fisiologiche, il rene produce più urine quando l'apporto di acqua è maggiore, mentre le concentra al massimo quando l'acqua scarseggia. Da ciò è facile comprendere che una corretta idratazione è indispensabile per prevenire la formazione di calcoli a livello renale. Se manca l'acqua i sali precipitano e si accumulano nei dotti escretori formando prima la renella e infine i calcoli veri e propri.

Come sono i calcoli renali

Possono essere immaginati come dei sassi ,dei cristalli o delle piccole schegge, di diverse forme più o meno regolari, più o meno duri,più o meno compatti che si sono formati all'interno del rene.

Esistono 4 tipi di calcoli renali:

  • calcoli di sali di calcio 65-75%: (composti da calcio e fosfato o calcio e ossalato)
  • calcoli di struvite 10-15%: (che contengono magnesio o ammoniaca e spesso sono a forma di corno e piuttosto larghi)
  • calcoli di acido urico5-10%: (generalmente lisci, marroni, più morbidi rispetto agli altri tipi di calcoli)
  • calcoli di cistina 1-3%: (che sono spesso gialli).

L’analisi chimica del calcolo è fondamentale per capirne la genesi; la loro formazione è dovuta a sostanze presenti nel nostro corpo: calcio (minerale che aiuta a fortificare ossa e denti), ammoniaca (gas privo di colore che ha un forte odore), acido urico (rifiuto prodotto dal metabolismo), cistina (un amminoacido che contribuisce alla costituzione delle proteine).

 Come si formano i calcoli renali:

Le urine sono una soluzione formata da acqua come solvente e dai sali ed altre sostanze come soluti. Quando, ci sono troppi elementi sciolti nei liquidi biologici i sali precipitano, formano i cristalli che tendono ad aggregarsi ed ingrandirsi fino a raggiungere dimensioni visibili, formando il calcolo. Lo stesso avviene se i sali sono in misura adeguata, ma c'è carenza di acqua Di solito i cristalli migrano con il flusso delle urine e, seguendo il flusso, passano dal sistema pileocaliciale renale (cavità di raccolta delle urine appena formate), nell’uretere (canale che porta le urine dal rene alla vescica). Pertanto i cristalli e i calcoli di piccole dimensioni vengono costantemente eliminati con le urine senza che il soggetto se ne accorga. Purtroppo, a volte, per difetti del flusso urinario a livello dei calici renali, i cristalli non vengono eliminati subito, a volte il piccolo calcolo formatosi aderisce alle pareti del sistema pileocaliciale e si può ingrandire molto, in altri casi ancora la quantità di sali nelle urine è talmente elevata che la precipitazione e la formazione del calcolo avvengono rapidamente da ottenerne uno di grandi dimensioni prima che il flusso urinario riesca a trasportarlo senza disturbo. Anche quando è grosso, il calcolo è sottoposto al tentativo di eliminazione da parte dell’attività muscolare delle vie escretrici. Questo tentativo può causare problemi, in quanto le contrazioni peristaltiche, che rappresentano il movimento attivo di trasporto dell’urina da parte delle vie escretrici, incastrano il calcolo nel condotto e ostacolando il flusso, provocano una brusca estensione delle vie escretrici: ecco che si parla di colica.

Per attuare una giusta prevenzione è importante quindi comprendere come l'equilibrio relativo tra acqua e soluti sia indispensabile per permettere il corretto funzionamento degli organi emuntori e delle ghiandole esocrine dell'organismo in particolare del rene e del fegato.

Cosa è la renella: con questo termine si indica una formazione di composizione simile a quella dei calcoli renali ma non sufficientemente agglomerata da costituire ammassi compatti e di grosse dimensioni. Si può immaginare la renella come a della sabbia che deve viaggiare dal rene fino alla vescica , ma che in ogni caso irrita l'uretere causandone la contrazione come durante una colica.

Cosa è una colica renale: il termine colica indica uno spasmo doloroso di un organo (rene)che si contrae in modo ripetitivo per cercare di espellere il contenuto (calcolo) formatosi al suo interno. Spesso una colica è il risultato del passaggio del calcolo attraverso l'uretere.

La presenza di calcoli non implica necessariamente che prima o poi si avrà una colica: può capitare che un calcolo rimanga nella cistifellea o a livello del calice renale per diverso tempo, senza dare il minimo fastidio; non è neanche detto che la colica in se sia un segno di malattia. Infatti spesso esprime solo il risultato di un tentativo efficace dell'organismo di allontanare da sé il calcio in eccesso, e in questo caso va sicuramente considerato come il segnale di un funzionamento salutare anche se procura un discreto fastidio.